Mediterraneo

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Mediterraneo

Davanti alla prua di ogni nave ci sono tanti orizzonti.

Sembrano tutti uguali. Blu.

Sono scuri, chiari, con le nuvole, le albe, i tramonti, il sole, la pioggia.

Il vento.

Quello c’è quasi sempre, per fortuna,

serve a riempire le vele, a cambiare l’aria, i pensieri,

serve ad andare, incontrare.

L’orizzonte che amo è nel Mediterraneo.

Il mio Mare,

il profumo di sale, di sabbia di un deserto lontano, di datteri, fruscio di palme,

di tramontana tagliente che scende dalle piogge del nord

con l’odore dei pini, le creste sulle onde e la voglia di andare più a Sud.

Limone, arancio, lavanda, timo, rosmarino, un pezzo di formaggio, del pane e del vino.

Terra rossa e rocce bianche.

L’Atlantico prova a entrare,

l’ombelico di Suez vorrebbe farmi colare verso l’Africa, l’India, lontano.

Io resto a guardare,

fra le colonne, Itaca e un pezzo di pane schiacciato nell’olio,

con due cristalli di sale,

una carezza di vento

una scala di raggi di sole,

che parte da qui, dal grande ventre dei Viaggi,

dal Mare di Ulisse,

Mediterraneo.

 

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